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Categoria: archivio

SCOMODE VERITà E 3 STORIE VERE

con Giampaolo Morelli

di Giampaolo Morelli e Gianluca Ansanelli

produzione Stefano Francioni Produzioni e Teatro Stabile d’Abruzzo

distribuzioneSava’ Produzioni Creative

“Scomode verità e 3 storie vere” è il comedy speech attraverso cui, Giampaolo Morelli si racconta al suo pubblico: un monologo irriverente, caustico, pungente e sempre maledettamente sincero. Le scomode verità infatti, altro non sono che un sunto delle nostre umane debolezze, un compendio di tutti i tic, le manie, gli slanci e le ossessioni del nostro vivere quotidiano.

A volte si tratta di fulminanti considerazioni, quasi degli aforismi in grado di fotografare la realtà sotto una luce nuova o paradossale, altre volte invece le riflessioni si fanno più discorsive e articolate o magari intime e profonde: come nel caso delle 3 storie personali citate nel titolo, ovvero tre aneddoti di vita vissuta che offrono al pubblico un ritratto inedito e confidenziale del noto attore.

CAPOLAVORI!

OVVERO DELL'ESSERE UNA SQUADRA

con Mauro Berruto

L’esperienza di coach sportivo (25 anni di carriera) unita a quella degli
anni quale Amministratore Delegato della Scuola Holden,la più prestigiosa scuola europea di Storytelling & Performing Arts, hanno permesso a Mauro Berruto di utilizzare la metafora di un mondo che ben conosce, lo sport, ma di poterla contemporaneamente declinare a beneficio del mondo corporate. 

La testimonianza garantisce un profondo impatto emozionale, grazie allo strumento dello storytelling, facendo riferimento a storie e immagini di sport ma anche a suggestioni transmediali provenienti dal mondo dell’arte, della musica, della letteratura e del cinema. Mohammad Alì reciterà poesie, Diego Armando Maradona palleggerà con Michelangelo, Yuri Chechi gareggerà con il numero 1 dei pittori romantici William Turner, Itzhak Perlman violinista capace di andare oltre gli ostacoli, sfiderà Yves Klein in un percorso teso alla dimostrazione di come sia la squadra il luogo dove l’individuo può esprimere tutto il proprio talento, realizzare il proprio potenziale e portare ciascuno di noi a compiere il proprio capolavoro.

OPEN

di Daniel Ezralow

 produzione Art Works Production

distribuzione in Italia Sava’ Produzioni Creative 

Open, scritto dal coreografo Daniel Ezralow a quattro mani con la moglie Arabella Holzbog, è un patchwork di piccole storie che strizzano l’occhio allo spettatore con numeri a effetto, multimedialità, ironia e umorismo, all’insegna del più puro entertainment. “Un antidoto alla complicazione della vita”, come dichiara lo stesso Ezralow. Uno spettacolare inno alla libertà creativa, al ciclo della vita e alla rivisitazione dei successi da lui creati, volto a trasportare il pubblico in una nuova dimensione dove umorismo e intensità danno vita a una miscela esplosiva di straordinaria fantasia creativa ed emozione scenica. “Prima di chiamare lo spettacolo Open, pensando a Calvino avevo pensato a Recostruction, perché dobbiamo continuamente rimuovere e ricostruire. Il titolo però non funzionava, così mia moglie mi ha suggerito Open: una parola che, con le sue quattro lettere molto bilanciate ha in sé tanta energia. I motivi per cui ho deciso di chiamare lo spettacolo Open sono diversi: aperti possono essere il cuore, la mente, gli occhi, una finestra. Open vuol dire aperto al mondo, al lavoro, al business, agli altri. Bisogna guardare al presente senza remore, appunto con mente aperta. La vita è spesso pesante, ma abbiamo tanta energia positiva che aiuta a risolvere i problemi. Il titolo fa riferimento a un’apertura culturale ma anche stilistica. A me piace mescolare. La mia formazione non è classica, quindi ci sono poche punte; non è neanche la break dance, quindi non roteo tanto sulla testa. Posso però usare ognuno di questi elementi per comunicare il senso del momento”. Sul palcoscenico, oltre ad una scenografia molto semplice composta di quattro pannelli su cui vengono proiettati una successione di quadri visivi e vignette in movimento, vi sono otto ballerini della sua compagnia americana che, nelle numerose sequenze di gruppo così come negli assoli, coniugano con scioltezza il linguaggio neoclassico e la modern dance, incantando il pubblico in un mix tra sorpresa, divertimento, leggerezza e agilità. Nella coreografia di Open si susseguono emozioni e sensazioni differenti, come l’ironia, il dolore, o la speranza, fino ad arrivare a un’idea ecologista

QUANDO SARÒ CAPACE DI AMARE

MASSINI RACCONTA A GABER

con Orchestra Multietnica di Arezzo

canzoni di Giorgio Gaber e Sandro Luporini arrangiate da Enrico Fink

produzione Sava’ Produzioni Creative e Officine della Cultura

con il patrocinio della Fondazione Giorgio Gaber

Un corto circuito spiazzante: Stefano Massini in questo spettacolo non si propone di raccontare Gaber, bensì racconta a Gaber. Ma racconta cosa? Semplicemente storie, personaggi, vicende realmente accadute, incontri e memorie che lo scrittore non avrebbe mai intercettato, se non fossero state attratte dalla calamita delle canzoni del signor G. In un cantiere poetico contagioso e intrigante, il palcoscenico si popola di personaggi fra i più diversi e inattesi. Sono geografie del nostro essere, sono cartografie dell’esistenza, sono rotte nell’oceano di un mondo sbandato, sono danze di fuochi per illuminare la notte del nostro vagare, scoprendo che tutti in fondo attendiamo solo il momento in cui saremo, finalmente, capaci di amare.

 

MORIRETE CINESI

LE SEI VERITÀ DI XI JINPIN

narratore Federico Rampini

musiche di Roberta Giallo

produzione Sava’ Produzioni Creative e Elastica srl

Il nuovo spettacolo di Federico Rampini è un viaggio dall’altra parte della terra, alla scoperta delle ragioni che spingono la Cina a conquistare il mondo. Immaginando di interpretare il pensiero del presidente cinese Xi Jinping, con ironia e leggerezza, Rampini passa in rassegna i momenti storici in cui la Cina ha dimostrato la sua superiorità rispetto all’Occidente, illustrando scelte, contraddizioni e strategie di un grande impero tanto multietnico quanto intriso di una radicata convinzione sulla propria superiorità raziale.

 

GERICO INNOCENZA ROSA

con Valeria Solarino

di Luana Rondinelli

produzione Teatro Stabile d’Abruzzo, Sava’ Produzioni Creative

e Stefano Francioni Produzioni

Nella casa di campagna che lo ha visto crescere e dove trova sempre conforto e libertà, Vincenzo narra il suo percorso di “transizione” alla madre e alla nonna attraverso un dialogo alla ricerca dell’amore e dell’affermazione della propria identità lontano da qualsiasi pregiudizio, per sentirsi finalmente amato e compreso.

 

ALZA LA VOCE

con Giulia Michelini e Paola Michelini

regia Paolo Civati

produzione Teatro Stabile D’Abruzzo, Stefano Francioni Produzioni

distribuzione Sava’ Produzioni Creative

Alza la voce prende spunto da un fatto reale- l’Orsa Pizza, chiusa da anni all’interno di una teca in un centro commerciale in Cina- ed utilizza la metafora per riflettere sugli stereotipi legati al femminile oggi, attraverso i personaggi di due donne, Stella e Pizza.

Servendosi anche del linguaggio proprio della Stand Up Comedy, Alza la voce racconta un confronto ironico e surreale, che procede per analogie, per sfumature emotive, visive, sonore.

 

RACCONTI DISUMANI

con Giorgio Pasotti

regia Alessandro Gassmann

da Franz Kafka

produzione Teatro Stabile d’Abruzzo

coproduzione Stefano Francioni

Produzioni distribuzione Sava’ Produzioni Creative

Due straordinari artisti come Alessandro Gassmann e Giorgio Pasotti si misurano con le parole di Franz Kafka, due “racconti disumani” per parlare, Pasotti interpretando e Gassmann dirigendo, agli uomini degli uomini. “Una relazione per un’Accademia” e “La tana”, due storie di animali, sembrerebbero, una che mette a nudo la superficialità di un modo di essere attraverso comportamenti stereotipati e facili, l’altro che racconta quel bisogno di costruirsi il riparo perfetto che ci metta al sicuro da ogni esterno.

 

PARSONS DANCE

di David Parsons

produzione Art Works Production

distribuzione Sava’ Produzioni Creative

Caposaldo della danza post-moderna made in Usa, Parsons Dance incarna alla perfezione la forza dirompente di una danza carica di energia e positività, acrobatica e comunicativa al tempo stesso. Le creazioni di Parsons portano il segno di una straordinaria teatralità e di un lavoro fisico che si trasforma in virtuosismo e leggerezza. È una danza solare, che diverte in quanto espressione di gioia, capace di trasmettere emozioni semplici e dirette, quindi estremamente accessibile al grande pubblico. Difficile, perciò, non lasciarsi trasportare dai ritmi vibranti e dalle coreografie avvolgenti e colorate dei ballerini della Parsons Dance.

 

LES BALLETS TROCKADERO DE MONTE CARLO

direttore artistico Tory Dobrin

direttore associato Isabel Martinez Rivera

maître de ballet Paul Ghiselin

produzione Tour italiano a cura di ATER

Associazione Teatrale Emilia Romagna

I Trocks, come vengono affettuosamente chiamati, sono una compagnia formata da ballerini (uomini) professionisti che si esibiscono nel vasto repertorio di balletto e di danza moderna, nel pieno rispetto delle regole canoniche del balletto classico tradizionale. L’aspetto comico nei loro spettacoli viene raggiunto esagerando le manie, gli incidenti ed esasperando le caratteristiche tipiche della danza rigorosa. Vedere degli uomini danzare in tutti i ruoli possibili valorizza lo spirito della danza come forma d’arte, deliziando e divertendo sia il pubblico più esperto che meno preparato.