il pianeta affondama l’orchestrina continua a suonare
produzione Savà Produzioni Creative – Officine della Cultura – Sistema Peccioli
Eventi climatici senza precedenti si stanno abbattendo sul pianeta terra, gridando un’emergenza che non è più negabile. Tifoni distruttivi, incendi indomabili e la colonnina di mercurio che ormai sfida i record di anno in anno, in una vera e propria escalation. Eppure le masse non sembrano colpite, e la narcosi continua nel silenzio generale, come se l’ambiente dovesse pagare l’inevitabile prezzo del nostro benessere e dell’umano progresso. Esistono però delle regole, minime, concrete, semplicissime, per evitare al Titanic l’impatto con l’iceberg?
Dopo aver varcato il traguardo di oltre 200 puntate insieme a Piazzapulita, la coppia formata da Corrado Formigli e Stefano Massini approda adesso sui palchi teatrali con Titanic, spettacolo dal vivo in cui le dieci regole per salvarci dal naufragio creano l’occasione per un incontro fra tre linguaggi: giornalismo, story telling e musica. Un esperimento di teatro civile, che finalmente tenta di accendere una luce sulla crisi climatica troppo a lungo ignorata.
LIBERIDÌ LIBERIDÀ
di e con Sabina Guzzanti
Produzione e distribuzione Savà Produzioni Creative
Da ormai un paio d’anni, Guzzanti, figlia, sorella e soprattutto madre di tanti orfani dei bei tempi andati, si dedica al dialogo sia con Meloni che con Schlein, con l’unico obiettivo di attenuare il danno. Un lavoro impegnativo, spesso estenuante, portato avanti con abnegazione e sacrificio e senza che nulla gliene venga in tasca. Di qui l’idea di cominciare a monetizzare questa attività con una serie di conferenze spettacolo, che i giovani d’oggi chiamano stand up comedy, sul nostro presente travagliato. Ovviamente non si parlerà solo di politica ma anche di argomenti veramente importanti come lo sviluppo tecnologico in mano a 4 esaltati irresponsabili e più in generale di come conservare una qualche forma di dignità nel 21 secolo.
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La vita intima del potere criminale
produzione e distribuzione Sava’ Produzioni Creative
Due regine del narcotraffico s’incontrano in un’asfittica prigione cilena, fra loro scoppia un amore. Uno spietato boss della camorra vaga per il mondo in cerca della giovane ragazza che gli ha spezzato il cuore. Matteo Messina Denaro spende gli ultimi scampoli della sua latitanza barcamenandosi fra i ricordi e fra i letti delle sue tante amanti. Un feroce killer della ‘ndrangheta fa coming out e va a convivere con il suo compagno, scatenando le ire del clan.
Cos’è il sesso per le organizzazioni mafiose? Opportunità di controllo, sopraffazione, strumento per creare nuove alleanze o per distruggerne di vecchie, stigma o vanto, esaltazione o vergogna? Con questo nuovo accecante caleidoscopio di storie, facce, racconti inconfessati, Roberto Saviano disegna un quadro preciso, spesso romantico, talvolta atroce, della criminalità organizzata alle prese con la questione più spinosa e delicata che le si possa presentare: quella del sentimento e del sesso.
Dal palco Saviano accompagna lo spettatore attraverso un viaggio inedito nella vita intima del potere criminale
SPETTACOLARE
Voce del verbo
Scritto con Valter Lupo, Gianluca Giugliarelli, Enrica Accascina, Nicola Capogna con Francesca Reggiani produzione Sava’ Produzioni Creative
Lo spettacolo è una lunga carrellata di monologhi dal vivo e in video dove l’attrice propone, attraverso maschere di repertorio ma anche nuovi personaggi, un’articolata analisi della società contemporanea e di tematiche che riguardano i sentimenti, l’amore e la vita di coppia. Fortemente (auto)ironica, fine osservatrice di costumi e caratteri, la Reggiani fa del buonsenso l’ago di una bilancia che finisce sempre per pendere dal lato dell’assurdo, in un paese nel quale “la vita reale lascia sempre più spazio a quella da reality” e “gli schermi dei televisori sono sempre più piatti perché dentro non c’è niente”. Lo show si snoda attraverso folgoranti monologhi, stand up e rapide incursioni di personaggi dello spettacolo e dell’informazione (parodiati dalla stessa Reggiani), nuovi “maîtres à penser” di una società mediatica svuotata di senso e di valori.Con l’ausilio di video che la ritraggono in veste di alcuni personaggi dell’Italia di oggi, la Reggiani, schietta, divertente, ironica, pungente ma mai offensiva, spumeggiante vulcanica dissacratrice della contingenza, fa divertire anche le sue vittime ( purché dotate di un pizzico di ironia).One-woman Show di un’attrice che sa come far sorridere sul peggio della nostra società.
LIGHTS IN THE DARK
creazione: YOKOI ballerini: YOKOI, SHINGO, PoLo, MAHO, Sarah, Macky, KOICHI, YUUITI, RiANA, MAIO from E.L SQUAD drammaturgia: Hisashi Itoh system operator: Yasunori Siomi produzioneoriginale: Les 2 Belges Productions, La Tribu, la Française de Théâtre, en accord avec Opus et Wizarts produzione Italiana: Art Works Production distribuzione in Italia: Sava’ Produzioni Creative e Show Bees
LIGHTS IN THE DARK è uno spettacolo di 70 minuti davvero originale, concepito in Giappone dalla compagnia di danza hip hop E.L Squad. Rappresenta il viaggio di un personaggio che si è perso in un mondo parallelo, e si trova così catapultato in un’avventura straordinaria, popolata da personaggi stilizzati, che svelano le sfaccettature più luminose e le fratture più oscure delle loro personalità. Uno spettacolo fantasmagorico in cui si susseguono scene emblematiche, musicalmente magnetiche e visivamente indimenticabili. La sua prima mondiale è andata in scena davanti a 15.000 spettatori durante il Japan Expo, a Parigi lo scorso 15 e 16 luglio 2022, per poi imbarcarsi in 70 spettacoli al Théâtre Libre di Parigi dal 12 ottobre 2022 all’8 gennaio 2023. LIGHTS IN THE DARK si rivolge a un pubblico di tutte le età che desidera scoprire una nuova forma di danza contemporanea, che unisce la cultura popolare giapponese alla tecnologia più moderna.
PETER PAN FOREVER
Regia di Maurizio Colombi
Musiche di Edoardo Bennato
Con
Leonardo Cecchi nel ruolo di Peter Pan
Martha Rossi nel ruolo di Wendy
Renato Converso nel ruolo di Spugna
Martina Attili nel ruolo di Giglio Tigrato
Gioachino Inzirillo nel ruolo di Tritabudella e Peter Pan alternate
e
Giò Di Tonno nel ruolo di Capitan Uncino
Dopo il grande successo delle precedenti edizioni, PETER PAN – Il Musical torna in scena nei teatri di tutta Italia con una nuova produzione pronta a portare i suoi spettatori in un entusiasmante viaggio verso l’Isola-che-non-c’è. Tratto dal romanzo di James Matthew Barrie, con la regia di Maurizio Colombi e una colonna sonora d’eccellenza firmata da Edoardo Bennato, Peter Pan – Il Musical conquisterà il pubblico con un cast straordinario, che si appresta a partire per una lunga tournée che toccherà le città più importanti della penisola e non solo, per oltre cinquanta repliche.
Presentato da Alveare Produzioni e Gli Ipocriti Melina Balsamo, PETER PAN – Il Musical è un sorprendente successo lungo 17 anni. Dal 2006, quando debuttò per la prima volta, lo spettacolo ha già affascinato oltre un milione di spettatori con più di 950 repliche ed è stato insignito di prestigiosi premi come il Premio Gassman e tre Biglietti d’Oro Agis. Riconoscimenti che testimoniano l’affetto del pubblico per questa fortunata produzione.
Cuore pulsante dello spettacolo è proprio la colonna sonora: uno straordinario viaggio in musica nel mondo fantastico di Peter Pan, con alcune tra le più famose canzoni di EdoardoBennato tratte dal mitico album del 1980 Sono solo canzonette e con altri brani come “Il rock di Capitan Uncino“, “La fata“, “Viva la mamma” e molte altre, fino alla celeberrima “L’isola che non c’è“. I brani sono stati riarrangiati dallo stesso cantautore per lo spettacolo teatrale, oltre all’inserimento dell’inedito “Che paura che fa Capitan Uncino“.
A dare il volto al bambino che non voleva crescere sarà il giovane performer italo-americano Leonardo Cecchi, idolo indiscusso di una generazione di ragazzi che lo ha amato nella serie tv “Alex & Co”, trasmessa da Disney Channel e Rai Gulp.
Attore, cantante, ballerino e anche scrittore, Leonardo saprà donare nuova luce al coraggioso e sfrontato protagonista di questa favolosa avventura.
Nel ruolo del famigerato Capitan Uncino troveremo un grande interprete del teatro italiano dal carisma fenomenale e dalla voce potente come Giò Di Tonno, nuovamente in un celebre ruolo da protagonista, dopo il tour sold-out del ventennale di Notre Dame de Paris.
A grande richiesta Martha Rossi, già talento di Amici di Maria De Filippi, tonerà in scena nel ruolo della dolce Wendy. Storica e amata interprete della bimba dai teneri occhioni azzurri, Martha saprà stupire nuovamente i suoi numerosissimi fan.
Martina Attili,protagonista delle scorse edizioni di X-Factor, salirà sul palco nel ruolo di Giglio Tigrato. La sua straordinaria versatilità, la sua presenza magnetica e la sua voce toccante la rendono la scelta ideale per interpretare la guerriera pellerossa più valorosa dell’intera l’Isola-che-non-c’è.
Gioacchino Inzirillo, noto performer di musical, cantante e insegnante di canto, si alternerà a Leonardo Cecchi nel ruolo di Peter Pan per alcune repliche, donando al personaggio nuove sfumature. Oltre a interpretare il protagonista, Gioacchino vestirà i panni di Tritabudella.
Renato Converso, apprezzato attore e comico, nel ruolo del goffo e simpatico Spugna sarà il perfetto compagno di Capitan Uncino, pronto a eseguire ogni suo ordine. Raffaella Alterio porterà sul palco la vivacità e la curiosità di Michael, il fratello minore di Wendy mentre Laura Fiorini interpreterà John, il fratello maggiore di Wendy, con il suo senso di responsabilità e il desiderio di crescere.
Al loro fianco altri nove strepitosi performer animeranno il mondo fatato di Peter Pan: Britney Kayle Badilla (Bombolone), Sofia Pavani (Pennino), Sara Portaro (Pochino), Manuel Primerano (Gemello), Domiziano Toniolo (Gemello), Lorenzo Tognocchi (Cantastorie e cover Capitan Uncino), Davide Najjar (Ensemble – Pirata), Filippo Tampieri (Ensemble – Pirata), Gian Maria Picciau (Ensemble – Pirata).
Un cast eccezionale per un magico show che saprà conquistare il pubblico anche con i tanti effetti speciali come il volo di Peter Pan, l’utilizzo di tecnologie laser per il personaggio di Trilly, le imponenti scenografie che trasporteranno magicamente gli artisti dalla cameretta di Wendy, Michael e John al rifugio dei Bambini Sperduti e i colorati costumi in stile cartoon che daranno il tocco finale a quello che non è un semplice spettacolo teatrale, ma un vero e proprio sogno da condividere con gli amici e la famiglia.
LA MATITA DEI DIAVOLI
con Guido Maria Brera
di Guida Maria Brera e Tommaso De Lorenzis, con i Diavoli
musiche di Luca Micheli
videomaker Vincenzo Villani produzione Sava’ Produzioni Creative
Le matite non sono quello che sembrano.
In uno dei più banali oggetti di uso comune, infatti, riposa l’essenza stessa del capitalismo. Composta da materiali molteplici reperiti in molteplici luoghi e assemblati in posti ancora diversi, la matita è il simbolo della “mano invisibile” del libero mercato.
Non esiste una volontà generale, una direzione o un principio regolatore che determina questo processo.
Così in uno scritto del 1958, intitolato I, Pencil, il teorico ultra-liberista Leonard Read presenta il “miracolo” che consente di produrre una matita. Per un periodo, I, Pencil è stato il testo più letto negli Stati Uniti dopo la Bibbia, conosciuto da tutti, diffuso ovunque, studiato in scuole e università. Per molto tempo, è stato il vangelo del liberismo, ripreso negli anni Ottanta dall’economista Milton Friedman.
Nello scritto di Read la matita parla in prima persona e racconta la storia della sua creazione, la storia di centinaia di migliaia di azioni che concorrono a realizzare questo oggetto all’apparenza semplicissimo.
Più di mezzo secolo dopo, la matita di Read torna protagonista. Guido Brera e il collettivo I Diavoli ne svelano i cento segreti e le mille reticenze, mostrando i rovesci rovinosi di un modello produttivo che ha generato iniquità sociali, bruciato risorse e causato devastazioni ambientali, proprio oggi che la pandemia e la guerra in Europa hanno messo in crisi le filiere del mondo globalizzato.
Questo monologo racconta quello che le matite non dicono.
A PUGNI CHIUSI
IN TEATRO
di e con Massimo Recalcati produzione Sava’ Produzioni Creative e Feltrinelli Editore
Quale mondo stiamo lasciando alle generazioni future? Massimo Recalcati cerca una risposta a questa domanda portando sul palcoscenico estratti del suo ultimo libro “A pugni chiusi”, edito da Feltrinelli. Vanno in scena attraverso le parole del più noto psicoanalista italiano le trasformazioni della famiglia e il disagio della giovinezza, il disfacimento del discorso educativo e il conformismo, la violenza e il razzismo, la crisi della sinistra e la virata sovranista, la pandemia e la guerra. In un racconto lucido e intenso, Recalcati affronta le dinamiche collettive che formano la nostra vita sociale in una narrazione che è un viaggio nei traumi del mondo contemporaneo per gettare luce e trovare strade condivise.
raccontato e cantato da Stefano Massini e Luca Barbarossa
produzione Sava’ Produzioni Creative e OTR Live
Come nella poesia di Wystan Hugh Auden che dà il titolo allo spettacolo, così tentiamo un’indagine su cosa sia l’amore, oltre. Oltre le frasi fatte. Oltre i tutorial sentimentali, oltre la melassa dei romanticismi preconfezionati e oltre le infinite narrazioni d’amore che da film, libri e canzoni si sono stratificate in noi, rendendoci ostaggi di modelli e copioni. Tutto in amore appare oggi già visto, già sentito, già noto. E allora proviamo se non altro a cercarla, questa verità. Ostinatamente, poniamoci la domanda su cosa sia l’amore e cosa invece la sua mitologia, spesso distorta, spesso falsata, spesso ingannevole. Chissà, magari potremmo scoprire che siamo tutti devoti a una menzogna, e che chiamiamo sbrigativamente amore ciò che andrebbe piuttosto chiamato attrazione, infatuazione, affetto… O forse l’amore non sarà tutte queste cose mescolate insieme? Ma con quali dosi? Ed ha una data di scadenza? Le storie raccontate da Stefano Massini si intrecciano con la canzone d’autore di Luca Barbarossa per coinvolgere il pubblico in un viaggio, in un caleidoscopio di immagini, in un grande gioco di stimoli, sensazioni, suggestioni e sensibilità. L’amore sotto la lente del microscopio, l’amore sul banco degli imputati, l’amore sul lettino dell’analista, l’amore sulla partitura dell’orchestrale. L’amore che ci circonda, ovunque. Eppure non sai bene cosa sia.
produzione Stefano Francioni Produzioni e Teatro Stabile d’Abruzzo
distribuzioneSava’ Produzioni Creative
“Scomode verità e 3 storie vere” è il comedy speech attraverso cui, Giampaolo Morelli si racconta al suo pubblico: un monologo irriverente, caustico, pungente e sempre maledettamente sincero. Le scomode verità infatti, altro non sono che un sunto delle nostre umane debolezze, un compendio di tutti i tic, le manie, gli slanci e le ossessioni del nostro vivere quotidiano.
A volte si tratta di fulminanti considerazioni, quasi degli aforismi in grado di fotografare la realtà sotto una luce nuova o paradossale, altre volte invece le riflessioni si fanno più discorsive e articolate o magari intime e profonde: come nel caso delle 3 storie personali citate nel titolo, ovvero tre aneddoti di vita vissuta che offrono al pubblico un ritratto inedito e confidenziale del noto attore.