Categoria: produzione

COME È PROFONDO IL MARE

scritto da Edoardo Prati, Manuela Mazzocchi, Enrico Zaccheo
regia Enrico Zaccheo
produzione Savà Produzioni Creative

Raccontando i versi più evocativi della letteratura, Edoardo Prati riscopre il potere antico e affascinante del “narrare storie”, storie di mare, di sogni, dove il viaggio diventa occasione di scoperta di sé. Partendo dai meravigliosi versi di Omero fino alla poesia contemporanea, “COME È PROFONDO IL MARE“ ci accompagnerà oltre i nostri confini, in quella dimensione in cui, per conoscersi, sia legittimo anche naufragare. Edoardo Prati è un giovane appassionato di studi classici che ha trovato sui social un modo innovativo e dinamico per condividere la sua passione. Dall’antica Grecia a Roma, fino ai grandi pensatori moderni, Edoardo offre ai suoi follower inediti spunti di riflessione collegando epoche diverse e svelando l’inaspettata attualità del pensiero antico. Il suo talento è quello di rendere accessibili a tutti, attraverso i social, temi e pensieri complessi, aprendo al suo pubblico le porte non solo dei classici della letteratura ma anche di filosofia, storia, arte e musica.

PERFETTE SCONOSCIUTE
Artiste che la storia ha preferito tacere

di e con Jacopo Veneziani
produzione Savà Produzioni Creative

Quanti di noi saprebbero citare, senza esitazione, dieci artiste donne? Eppure, la storia dell’arte è costellata di talenti femminili che hanno lasciato un segno indelebile, sfidando pregiudizi e stereotipi di genere. Da Properzia de’ Rossi, scultrice rinascimentale capace di imporsi in un mondo dominato dagli uomini, alle impressioniste dimenticate come Marie Bracquemond; da Angelica Kauffman, celebrata nelle corti del Settecento, alle avanguardiste visionarie come Hilma af Klint; da Dora Maar e Lee Krasner, troppo spesso confinate al ruolo di “muse” dei loro compagni Picasso e Pollock, fino a Marina Abramović, pioniera della performance art che ha ridefinito il concetto stesso di corpo e resistenza. Per secoli, la storia dell’arte è stata narrata da una prospettiva maschile, sminuendo o escludendo il contributo delle artiste, nonostante il loro impatto rivoluzionario. Il nostro incontro vuole capovolgere questo racconto, riportando al centro le loro storie, le sfide affrontate e il loro inestimabile contributo alla cultura visiva. Dalle botteghe rinascimentali ai salotti dell’Illuminismo, dagli atelier sgangherati delle avanguardie alle sperimentazioni contemporanee, ripercorreremo un cammino spesso invisibile eppure fondamentale. Perché l’arte al femminile non è una nota a margine della storia, ma una delle sue colonne portanti.

PAOLA RACCONTA ANNA

Testo di Elisabetta Fiorito
Musiche di Valerio Guaraldi
Regia di Paola Minaccioni
produzione Savà Produzioni Creative
Musicisti:
Valerio Guaraldi Chitarre /Composizioni
Claudio Giusti/ Saxes
Giuseppe Romagnoli/ Contrabbasso
Matteo Bultrini/Batteria

“Paola racconta Anna” è un viaggio, uno spettacolo che narra la vita della grande Anna Magnani attraverso i racconti personali e i ritratti della diva tratteggiati dagli amici, ma anche con momenti teatrali creati dalle parole di autori eterni come lei, che hanno saputo raccontare il periodo storico, l’humor dell’epoca o il tipo di amore vorace che la caratterizzava. Non si tratta solo di testi biografici, ma di materiali che cercano di restituire lo stato d’animo della donna e dell’attrice. Attraverso i video tratti dai suoi film, le poesie di Pier Paolo Pasolini, Giuseppe Gioachino Belli, Mauro Marè, Sarah Kane e Rodrigo Garcia, ma anche con le canzoni di Gabriella Ferri e della stessa Anna Magnani, Paola Minaccioni si cimenta nel racconto di una delle icone di Roma, accompagnata da musiche originali dal vivo composte appositamente da Valerio Guaraldi. Il testo è di Elisabetta Fiorito, giornalista di Radio24, scrittrice e drammaturga. Uno spettacolo interpretato e diretto da Paola Minaccioni: attrice, comica, conduttrice radiofonica su Rai2, Globo d’oro 2012, Nastro d’Argento 2014, Premio Anna Magnani nel 2021, Premio Nino Manfredi 2023.

TU CHIAMALE SE VUOI...

con Daniela Lucangeli
produzione Savà Produzioni Creative

“Tu chiamale se vuoi…” è una Lectio di Daniela Lucangeli che ci guida alla scoperta del nostro sentire profondo. Un monologo che è un viaggio per scoprire quanto psyché, corpo, cuore e memorie siano profondamente connessi, lo stesso flusso di vita. Nel pensiero occidentale i dualismi corpo/mente, razionalità/emozioni, io/gli altri, sono stati predominanti per secoli… Oggi scricchiolano e ci costringono a cambiare paradigma, a cambiare modo di comprendere e sentire l’esistenza. Attraverso racconti, ricerche scientifiche e umane riflessioni Daniela Lucangeli ci condurrà ad intendere meglio i linguaggi del nostro cervello e ci porterà a comprendere che le emozioni non possono più essere intese e vissute come qualcosa di superficiale, quasi fossero la schiuma dei maremoti della mente, bensì come la forza generativa, il vettore del moto ondoso. Ci parlerà nel dettaglio di quante diverse emozioni possono nascondersi nella biochimica di una lacrima. Ci porterà a ripensare l’intelligenza non solo come complesso processo cognitivo, ma avventura affettiva, che si nutre di emozioni, fiducia, incoraggiamento e cura. Una lezione compartecipata in cui comprendere e percepire. Una lezione che mescola scienza e umanità, capace di toccare corde profonde per risvegliare la consapevolezza a riscoprire quanto di più autentico il nostro essere ci mette a disposizione: il sentire.

L’AMORE MIO NON MUORE

tratto dall’omonimo libro “L’amore mio non muore” edito Einaudi Stile Libero
di e con Roberto Saviano
produzione Savà Produzioni Creative

Rossella Casini è una studentessa fiorentina di Psicologia, figlia unica di una normale famiglia di città; la madre è una piccola commerciante che ha ereditato un po’ di soldi, il padre un pensionato. La sua vita scorre tranquilla fra l’università e gli svaghi giovanili. Poi le cose cambiano, all’improvviso. Siamo nel novembre del 1977 e Rossella conosce Francesco Frisina, calabrese della Piana di Gioia Tauro, iscritto anche lui all’università. Francesco è un bel ragazzo, dal piglio deciso e dai modi franchi. E soprattutto stravede per Rossella, per i suoi occhi chiari, per i suoi lunghi capelli dorati. Fra loro scoppia l’amore. In estate vanno insieme a Palmi, dai genitori di lui. Persone accoglienti, all’apparenza affettuose, che però nascondono un terribile segreto. Rossella scopre presto che i Frisina sono legati alla potente ‘ndrina dei Gallico, da poco entrata in guerra con quella dei Condello. Quando le armi iniziano a sparare, invece di andarsene Rossella sceglie di rimanere, punta sull’amore tra lei e Francesco, convinta che questo amore possa addirittura fermare la faida. La sua decisione si rivelerà fatale. Il 22 febbraio 1981 Rossella Casini sparisce misteriosamente da Palmi dopo aver telefonato al padre e aver annunciato il suo rientro a Firenze. Nessuno la rivedrà più. Sebbene il suo corpo non sia stato ritrovato, è riconosciuta dallo Stato come vittima di ‘ndrangheta.

«Ho deciso di scrivere questo romanzo per raccontare la storia
d’amore piú drammatica e potente in cui mi sia imbattuto. Raccoglie
tutti i colori dell’umano sentire: l’ingenuità e lo slancio, la devozione e
l’ossessione, l’amicizia, il desiderio, il coraggio, la delusione, il
fraintendimento, il tradimento, lo schifo e la tragedia. Eppure la
certezza che proprio nell’amare risieda l’unica possibilità di verità e di
senso non viene mai meno. L’amore non muore».

Roberto Saviano

FUORI DAL BUIO - ONE MORE TIME

di Luca Casadei e Manuela Mazzocchi
regia Tommaso Amadio
produzione Savà Produzioni Creative

“Non conosco nessuno che abbia imparato dai propri successi.” Luca Casadei, autore del podcast rivelazione “One More Time”, parte da questa riflessione per intraprendere un viaggio che racconta le nostre vite, attraversando quelle degli altri, inclusa la sua. Non il successo, ma le cadute, le zone d’ombra che ci rendono tutti uguali, uniti nella ricerca di un equilibrio. Tutto quello di cui abbiamo bisogno è da ricercare nel nostro lato oscuro, pronto ad aprirsi per filtrare la luce. Luca Casadei porta sul palco la sua esperienza, diventa uno specchio in cui riflettersi e ritrovare noi stessi. Questo spettacolo è un’occasione per condividere senza la pretesa di insegnarci la vita.

 

Luca Casadei, 48 anni, nato a Parigi. Ama profondamente il lato umano delle persone. Nasce come talent scout e diventa poi un appassionato di comunicazione. Nel 2008 ha dato vita ad una nuova generazione di artisti: i content creator (creatori di contenuto del web), fidelizzando community di milioni di persone e aiutandoli a diventare un media. Ha accompagnato tante carriere risonanti in questi 25 anni (prima in tv e poi sul web), con pochi lieti fine, e ha sentito la necessità di parlarne intervistando persone note, che raccontano come il successo possa giocare brutti scherzi, portandoci più volte a toccare il fondo. Da lì nasce il suo podcast, One More Time.

In Mezzo a un Milione di Rane e Farfalle

autrice e voce narrante Concita De Gregorio
canzoni, voce e chitarra Erica Mou
Illustrazioni di Beatrice Alemagna
produzione Savà Produzioni Creative in collaborazione con Feltrinelli Editore

Tata Carmen che si è iscritta a un corso di danze latine e non viene più. Marco che ha un nuovo amore. L’odore di bucato della casa della nonna. La palma che ha lasciato il vuoto davanti alla finestra. Sono tante le cose che abbiamo perduto, smarrito o dimenticato o loro hanno dimenticato noi. Le persone e le cose che non torneranno e che ci mancano ma c’è un modo per andarle a cercare. Persone, posti, oggetti e sensazioni, possiamo farle tornare da noi, evocarle e renderle presenti. In questo libro speciale nato dalla collaborazione tra Concita De Gregorio e Beatrice Alemagna le parole incontrano i disegni, gli schizzi e le illustrazioni rincorrono il testo e viceversa. Ne nasce un taccuino in forma di appunti, una collezione a due voci di ricordi dell’infanzia e di tutta la vita. Un assaggio di lettura: qualche volta le persone non sono lì dove vorresti. Sono assenti. Mancano. Alcune tornano, a volte la sera stessa o il giorno dopo. Altre volte dopo tanto tempo. Altre ancora non tornano più. Le puoi solo pensare o sognare, se hai fortuna. Le puoi disegnare, raccontare a qualcuno, scrivere qualcosa di loro. Un giorno ho pensato che forse sono tutti ancora lì, quelli che mancano: fermi immobili nel punto preciso in cui li ho visti l’ultima volta: mi stanno aspettando, devo solo tornare a prenderli. È possibile, no? Allora ho cominciato a scrivere un quaderno, una specie di registro tipo quello di scuola quando si fa l’appello: chi manca oggi? Vale per le persone, per i luoghi, per gli animali, per i sentimenti. Vediamo. Chi manca. Se non sono venuti loro, allora vado io. Ecco, questo si può sempre fare: andare a riprendere gli assenti. Tenerli nel quaderno, dargli un posto dove possono stare.

Il Gattopardo. Una storia incredibile

di e con Francesco Piccolo
produzione Savà Produzioni Creative e Feltrinelli Editore

Questa storia comincia a San Pellegrino Terme, nel 1954,
quando arrivano due signori attempati a un convegno sui
giovani scrittori. Uno dei due è Tomasi di Lampedusa, che
dirà a un giornalista: piacerebbe scrivere anche a me, ho in
mente un romanzo storico. E attraversa passo dopo passo,
con un racconto incalzante e spesso incredibile, e a tratti
divertente, tutte le sliding doors per cui questo romanzo
storico non avrebbe mai visto la luce, non sarebbe stato un
successo, oppure sarebbe stato schiacciato dalla politica. E
quando alla fine riesce ad aprire tutte le porte giuste, e
diventa Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, un
successo mondiale, cominciano le sliding doors del
cinema, e anche lì le peripezie e le strade incidentate per
arrivare al capolavoro di Visconti sono tante.

Francesco Piccolo ripercorre e racconta tutta la storia
della pubblicazione del Gattopardo, il destino triste di uno
scrittore che non saprà mai cosa succederà al suo libro, le
questioni politiche e letterarie, gli scontri tra scrittori, e infine
gli scontri tra registi. E mostrerà alcune scene del film – che
è talmente legato al romanzo che viene indicato come una
delle trasposizioni esemplari della storia del cinema, e si
parla dell’uno o dell’altro come se fossero due possibili
fruizioni della stessa opera – per cercare di raccontare cosa
c’è dentro questo libro di così potente e misterioso.

Un racconto-monologo, appassionante e divertente, su un
momento irripetibile della cultura italiana.

SereNata a Napoli

Da un’idea di Serena Rossi

Scritto con Maria Sole Limodio e Pamela Maffioli

Direzione Musicale e Arrangiamenti del M° Valeriano Chiaravalle

Regia M.Cristina Redini

produzione Savà Produzioni Creative

Napoli è una sirena, Partenope che si lasciò morire per non essere riuscita ad incantare Ulisse. 
Una creatura mitologica che rinuncia alla vita per un amore mortale.

Napoli è nata sotto il segno della musica. 
Napoli è femmina. 
Adorata e uccisa. 
Amata e odiata. 

In questo spettacolo teatrale ideato da Serena Rossi – il suo primo spettacolo teatrale – i racconti e la musica sono stretti come amanti. Una canzone apre una storia che riporta ad una musica, che rimanda ad una leggenda, che arriva ad una ninna nanna. Al centro la città più misteriosa del mondo, che ha confuso anche le sirene, che ha una sua filosofia, un suo immaginario, una sua religione. 
A Napoli Serena Rossi dedica la sua serenata. Per conquistare la sua città le canta le canzoni della sua infanzia, di quella terra tellurica stretta tra il Vesuvio e il mare. Fa rivivere le voci dei vicoli, i canti e le feste, intreccia racconti e melodie per cogliere l’essenza immortale di una città che vibra di storia e mistero.

Perestrojka e Pancake

scritto da Daniele Gattano con la collaborazione Manuela Mazzocchi
produzione Savà Produzioni Creative

Ti fidi dei doccia shampoo degli alberghi? E delle suore che fanno
intravedere l’attaccatura dei capelli? Errore o ribellione? Se
diventassi ricco, che ricco saresti? Bruni Tedeschi o Santanchè?
Al posto dell’Inno di Mameli perché non una bella canzone di Mr.
Rain? In un paese dove tutti hanno qualcosa da dire e lo fanno
con un podcast, Daniele Gattano sceglie ancora una volta la
povertà e lo fa a teatro. Questo spettacolo parla di tutti: patrioti,
oroscopisti, Meryl Streep, Mussolini, Farfalle azzurre e di chi nel
2025 coraggiosamente decide di comprare un biglietto per uno
spettacolo che nel titolo ha una parola russa e una americana
insieme. Se non è avanguardia questa.